In memoria di Willy
Nel quotidiano “la Repubblica” di
oggi, 8 settembre 2020, leggo, a pagina 17, alcune parole virgolettate di
Salvatore Ladaga, il padre di Silvia Ladaga che aspetta un figlio da Gabriele
Bianchi uno degli indagati a proposito delll’efferato assassinio di Willy
ucciso a furia di botte e di calci.
“Gabriele è un attaccabrighe,
sbaglia i verbi e non conosce i congiuntivi, ma non credo che abbia compiuto un
gesto così orribile”.
Chiunque sia stato a massacrare
Willy Monteira in quel modo peggio che bestiale, deve in ogni caso essere un
ignorante incapace di parlare, uno che non conosce né i verba né
il Verbo.
Il parlare male, fa male all'anima.
Lo afferma Socrate nel Fedone: euj ga;r i[sqi (…) a[riste
Krivtwn, to; mh; kalw'" levgein ouj movnon eij" aujto; tou'to
plhmmelev"[1], ajlla; kai; kakovn ti ejmpoiei' tai'" yucai'"" (115 e), sappi bene (…) ottimo
Critone che il non parlare bene non è solo una stonatura in sé, ma mette anche
del male nelle anime.
Chi non possiede le parole per
esprimere civilmente e umanamente le emozionii, le manifesta con la violenza.
P. P. Pasolini aveva capito che la
povertà del linguaggio è una forma di impotenza che prelude alla violenza:
"Quando vedo intorno a me i giovani che stanno perdendo gli antichi valori
popolari e assorbono i nuovi modelli imposti dal capitalismo, rischiando così
una forma di disumanità, una forma di atroce afasia, una brutale assenza di
capacità critiche, una faziosa passività, ricordo che queste erano le forme
tipiche delle SS: e vedo così stendersi sulle nostre città l'ombra orrenda
della croce uncinata"[2].
Silvia Ladaga |
L’aggettivo greo nhvpio" (népios) è formato dal prefisso
negativo nh - (simile ad aj - privativo)+ la radice ejp - sulla quale si forma e[po", "parola", e dunque
corrisponde al latino infans (formato dal prefisso negativo in
- +fans di fari =parlare). Si tratta dell’’infante che non sa parlare o dell’adulto sciocco
(cfr. Odissea, 1, 9). Insomma l'uso egregio della parola è il sapere più
alto, il sapere che avvalora tutti gli altri, e questi, senza tale sapienza
suprema, equivalgono agli zero non preceduti da un numero: "il molto
sapere è un grave male, per chiunque non sia padrone/della lingua (poluidreivh
calepo;n kakovn, o{sti" ajkartei' - glwvssh"): è proprio come per un bambino avere un coltello"[3].
Ho sempre sostenuto, anche quando si
tratta degli abominevoli femminicidi, che la violenza è predicato
dell’ignoranza e questa dilaga sempre più a mano a mano che la scuola funziona
sempre meno e peggio. Continuo a scrivere con lena indefessa poiché in molti mi
leggono e a me preme molto diffondere il sapere dei classici, ossia educare
alla non violenza. Sto per riprendere anche le mie conferenze di tono non tanto
dissimile da questo.
Trovo disumane e mi sento in dovere
di esecrare anche le maledizioni indirizzate al nascituro da Silvia Ladaga. Il
bambino che nascerà ovviamente non ha alcuna colpa di quanto di orribile è
stato fatto; rischia anzi di esserne vittima anche lui. Pure la madre deve essere
lasciata in pace.
Pesaro 9 settembre 2020 ore 17, 10
giovanni ghiselli
p.s.
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Ripropongo anche il precedente.
Anche questo perché non si dimentichi Willy
Il Caos ha una sola regola
Il Caos ha una sola regola: la
confusione. Il guazzabuglio annienta il principium individuationis: quello che
distingue per esempio, le culture, le posizioni politiche, le donne dagli
uomini, gli uomini dalle bestie.
C’è chi sostiene che sinistra e
destra nella politica non esistono più. Segno di caos mentale.
Copio un titolo del quotidiano “la
Repubblica” di oggi (8 settembre 2020): “Willy, 20 minuti di botte.
E i familiari dei killer “Era solo un immigrato” (p. 18)
Nell’articolo sottostante si legge
che gli aggressori “vengono portati in caserma a Colleferro. Vanno lì anche i
loro genitori, così come i ragazzi di Paliano amici di Willy e altri testimoni.
Che sentono (e lo riferiscono poi ai militari) uno dei familiari degli
arrestati dire: “in fin dei conti cos’hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un
extracomunitario”.
L’articolo è scritto e firmato
coraggiosamente da Federica Angeli.
Io dunque domando se tali
comportamenti criminali non siano ascrivibili a certa destra e non possano
essere stati invogliati e motivati, se non proprio autorizzati da alcune
espressioni di Salvini e dei leghisti simili a lui.
Spero che tutto il mondo politico
prenda distanza da questo orrore e lo esecri, ma in ogni caso non posso non rilevare
in questo crimine efferato una complicità di quanti indicano nell’immigrato
il farmakov" , il capro
espiatorio di cui bisogna sbarazzarsi come faceva una volta Hitler con gli
Ebrei.
Vorrei che le forti tempre dei
grandi vecchi sopravvissuti ai campi di sterminio pendessero posizione in
favore di queste vittime recenti assimilandoli a quanti hanno visto morire
accanto a loro nei lager nazisti.
giovanni ghiselli
propilXpie-zo_Murfreesboro Chris Swindle https://wakelet.com/wake/IwHdfAZDx4I-l1lVj2oF_
RispondiEliminanoliryma
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