Il corteggiamento, una categoria dello spirito
coltivato che, ispirato dal desiderio, trova parole persuasive
Ovidio è maestro di corteggiamento: “est tibi
agendus amans imitandaque vulnera verbis (Ars amatoria 1, 609)",
devi fare la parte dell'innamorato e con le parole simulare le ferite.
Il
corteggiamento è una prova di intelligenza, una delle prove pincipali una gara
non facile , anzi ajgw;n mevgisto" (Euripide,
Medea, v. 235), gara massima perché il
premio del successo è l’amore, “il maggior piacere che per lo mar dell’essere
si trova”.
Nel caso del desiderio veramente sentito, Ovidio consiglia
di non dissimularne la forza che nutre la facondia: è il rem tene verba sequentur di
Catone trasferito in campo erotico:"fac
tantum cupias, sponte disertus eris " (Ars Amatoria , I, 608), pensa solo a desiderarla, e sarai facondo
senza sforzo.
Mi sta a cuore l’argomento perché appartengo a una
generazione di ex giovani che si sentivano in difetto se non corteggiavano ogni
donna: dalla mamma a tutte le altre via via incontrate nel bar, dal giornalaio,
nello stadio degli allenamenti, ma soprattutto nelle feste, non rumorose, non
oscurate, non drogate, dove Eros e Afrodite radunavano ragazze e ragazzi perché
si conoscessero. Se il corteggiamento veniva fatto con intelligenza, eleganza e
delicatezza non dispiaceva a loro, alle donne, anzi. Ora corteggiare, come
studiare, come non ingozzarsi, non sprecare, come ogni azione naturale e umana,
viene per lo meno biasimata.
Fra i 25 e i 65 anni sono stato fortunato e prospero
corteggiatore: ora allegro, scherzoso e giulivo, ora imitando dolorose ferite
immaginarie con parole artefatte. Sapevo
tradurre il desiderio in una recita colta, interessante e attraente.
Certo è che chi sa corteggiare le donne non le fa a pezzi.
Chi criminalizza i corteggiatori sapienti e delicati
incoraggia gli stupratori. Oggettivamente.
giovanni ghiselli
Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
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domenica 4 luglio 2021
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