Gare che possono essere anche principio di strage- ajevqlia kai; fovnou ajrchv (cfr. Odissea, XXI, 4)
La folla che va a tifare negli stadi non pratica lo sport ma può facilmente ricevere e diffondere il virus: fovnou ajrchv, principio di strage.
Un giornalista, tal Maurizio Crosetti, si è espresso nel quotidiano “la Repubblica” di ieri-7 ottobre 2020 a pagina 37- in modo menzognero e offensivo contro l’ottimo ministro Roberto Speranza.
L’articolo è intitolato
“Solo per i populisti il calcio va contro la salute”.
Sentite: “C’era bisogno dell’allenatore della nazionale per spiegare al ministro della Salute che lo sport questo è: salute. Salute pubblica (…) Lo sport è priorità eccome. Opporlo alla scuola sulla lavagna dei buoni e dei cattivi è andare fuori tema, non c’entra nulla, è populista, è demagogico (…) Non siamo messi benissimo se un ministro della salute dimentica che lo sport fa bene anche ai conti dello Stato perché chi lo pratica si ammala di meno”
Chi scrive queste parole è un mistificatore. Roberto Speranza ha parlato contro l’affollamento negli stadi, non contro la pratica dello sport.
Romano Prodi pochi giorni fa ha scalato lo Stelvio con la bicicletta e nessuno glielo ha impedito o lo ha biasimato, anzi, l’anziano e vigoroso politico ha ricevuto un coro di giusti elogi.
Lo faccio anche io quando ne ho tempo e ricevo applausi dagli automobilisti che mi superano perché nella mia fatica, una santa e lieta fatica, vedono la potenza della salute.
Speranza dunque non denunciava il pericolo di fare sport ma quello di contagiarsi sbraitando negli stadi, e di portare il virus in giro nelle case e nelle città. Gli stessi i calciatori si infettano mentre si spingono e lottano tra loro. Non si tratta di nobili gare benefiche per la città ma principio di strage. Il ministro si è espresso contro questa fovnou ajrchv che va evitata confutando parole come queste del commissario tecnico della nazionale che ho già citato nel post di ieri: “Domenica prossima a Danzica entreranno 10 mila persone e noi ne siamo contenti” .
Gli stadi dello scontento non solo mio credo, vanno tenuti chiusi o aperti a pochi, e non dico fortunati pochi, fino a quando il virus avrà cessato di imperversare uccidendo tante persone.
Mancini e Crosetti andebbero multati non meno dei potenziali contagiatori che frequentano i prossimi, ossia tutte persone vicine, senza mascherina.
Bologna 8 ottobre 2020, ore 9, 45. giovanni ghiselli
p. s
il post di ieri su questo argomento ha avuto 31 approvazioni in facebook
Nessun commento:
Posta un commento