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Argomenti
La ricchezza di risorse di
Odisseo polyméchanos e l’amechanía di Giasone. Torna l’interesse per le culture diverse
già presente nel relativismo di Erodoto. Cresce l’attenzione per la natura che
diventa il paradiso perduto dell’uomo civilizzato.
L'incertezza impotente deriva dal
fatto che questi eroi non hanno reali motivazioni.
Si tratta di una saga straniante e
labirintica, più simile all'Ulisse di Joyce che all'Odissea di
Omero.
Bonnard in La civiltà
greca (1964) dice che sembra di leggere non un poema epico, ma una
guida per turisti colti.
Nel catalogo delle navi, Apollonio
aggiunge notizie curiose che formano una specie di manuale geografico per le
scuole, monotono e inutile poiché la maggior parte dei personaggi non conterà
nulla.
Nell'isola di Lemno, Ipsipile che
seduce Giasone è la copia di Circe e Calipso.
E' una poesia sensibile al fascino
dei boschi e della carne giovane come quella di Ila accarezzato dalla luna
e rapito dalla ninfa della sorgente dov'era andato ad attingere acqua (I, 1230
sgg).
L’attenzione per la natura cresce
dalle Baccanti di Euripide in poi: nella poesia del terzo
secolo diventa il paradiso perduto dell’uomo civilizzato
Gli episodi si susseguono senza
legame tra loro: non c'è un eroe che conferisca unità alle avventure.
Giasone davanti alle difficoltà è colpito
da ajmhcaniva (I, 460), impotenza.
Cfr. Iliade II 173,
dove Atena chiama Odisseo polumhvcan j ” ricco di risorse - “Ulisse è
l'eroe polùmetis (scaltro) come è polùtropos (versatile)
e poluméchanos nel senso che non manca mai di espedienti, di pòroi ,
per trarsi d'impaccio in ogni genere di difficoltà, aporìa ...La
varietà, il cambiamento della metis, sottolineano la sua parentela
con il mondo multiplo, diviso, ondeggiante dove essa è immersa per esercitare
la sua azione. E' questa complicità con il reale che assicura la sua
efficacia"[1].
La realtà dei fatti può essere approvata e assecondata oppure confutata e
combattuta, ma in ogni caso va prima capita.
Giasone non ha la baldanza né gli
entusiasmi dell'eroe, ma vive in un limbo di mediocrità e cautela, tormentato
da indecisioni che quasi paralizzano l'azione.
Lo attanaglia un sentimento di
impotenza e frustrazione.
Apollonio, come Erodoto, ama
registrare le singolarità di un mondo altro, di culture diverse: i Colchi
depongono sottoterra i cadaveri delle donne, ma appendono agli alberi quelli
degli uomini; così l'aria ha parte uguale alla terra (III, 207 - 210).
Tra i Tibareni, quando le donne
devono partorire, i maschi si mettono a letto e gemono, mentre che di loro si
incinsero li accudiscono e preparano i bagni rituali del parto. E’ la couvade,
la mimesi del parto fatta dagli uomini
I Mossimeli fanno tutto, sesso
compreso coitus publicus, in mezzo alla strada come maiali al
pascolo. Il re è infelice: se sbaglia un giudizio lo chiudono per tutto il
giorno a digiuno
giovanni ghiselli
p. s
Questi argomenti potranno essere
ampliati in seguito a richieste del pubblico presente. Ho notizia di 13
iscritti fino a ieri. Potete inviarmi le richieste di ampliamenti anche per
posta, miei possimi allievi. Saluti
[1]M. Detienne - J. P. Vernant, Le astuzie
dell'intelligenza nell'antica Grecia , p. 3 e sgg.
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