Perché molti auspicano che vengano riaperti mercatini e mercatoni intorno a Natale quando il virus non sarà andato in vacanza?
Ne dà una spiegazione il Giulio Cesare di Lucano programmando le proprie mosse 49 a. C. Prima di affrontare Pompeo in battaglia, voleva farsi amare dal popolo romano facendogli credere che pensava alla pace.
Sapeva bene che le cause delle ire e le fasi culminanti del favore vengono attirate dal mercato e dai suoi prezzi- gnarus irarum causas et summă favoris-annonā momentă trahi…- (Pharsalia, III, 55-56)
…Namque assĕrit urbis- sola fames, emiturqe metus, com segne potentes-vulgus alunt : nescit plebes ieiuna timere” (Pharsalia, III, 56-58), di fatto solo la fame rende libere le città, e la paura viene comprata, quando i potenti nutrono il volgo ozioso: la plebe digiuna non conosce la paura.
Per questa stessa ragione certi presunti scienziati sostengono che il virus non potrà fare grandi danni. E poi, che cosa sarà mai? Un’influenza che ammazza solo chi ha già un piede nella fossa.
giovanni ghiselli
p. s
Con plebe, sia chiaro, io non intendo i poveri bensì quelli che mettono l’economia, il mercato e i loro profitti al di sopra della vita umana.
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