giovedì 12 novembre 2020

La logica del profitto a tutti i costi è spesso in contraddizione con se stessa e con la vita

Tenere aperte le discoteche e altri luoghi di assembramento fa parte della logica del profitto a tutti i costi. Una logica in contraddizione con se stessa perché avere tenuti aperti tali ricettacoli durante l'estate sta costringendo alla chiusura di molte attività diverse, dato il ritorno dell'alto numero dei contagi scaturiti in dosi velenose e non piccole dai frequentatori delle discoteche, delle movide e degli aperitivi.

 

Una logica dunque quella di certi consumi che si contraddice e ostacola, danneggia la vita. Sono già tanti, troppi i morti. Questi andrebbero ricordati e celebrati spesso perché la gente capisca.

Le geremiadi dei discotecari e di altri gestori che lucrano sugli spassi a scapito della salute, non devono commuoverci. Gli assembramenti favoriscono il virus mortale e costringono a rinnovare e prolungare le chiusure di attività serie. I divertimenti veri o immaginari, se causano le morti vanno vietati. Tutto ciò che danneggia la vita deve essere proibito. Se poi molti lenoni, spacciatori di droga, faccendieri e cosiddetti manager che per il loro profitto trascurano la manutenzione dei ponti causando decine di morti, una volta debitamente puniti, si ripuliranno l'anima e andranno a coltivare la terra, sarà un bene anche per loro

Saluti

giovanni ghiselli

Nessun commento:

Posta un commento

La gita “scolastica” a Eger. Prima parte. Silvia e i disegni di una bambina.

  Sabato 4 agosto andammo   tutti a Eger, famosa per avere respinto un assalto dei Turchi e per i suoi vini: l’ Egri bikavér , il sangue ...