NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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lunedì 9 novembre 2020

La fobia del sesso

Eschilo e Manzoni. Cristo e le peccatrici nel Vangelo di Luca e in quello di Giovanni.  Il rinfacciamento scherzoso di Tolstoj al libertini: “queste Maddalene di sesso maschile” (Guerra e pace). Il film Magdalene di Peter Mullan.  La Maddalena di Masaccio.

 

L'amore in ogni caso secondo molti autori fa danno, rende infelici, malati, ferisce, consuma, brucia. "Deve" fare male poiché chi lo vive senza sensi di colpa è meno intimidibile e ricattabile; insomma è meno soggetto al potere, ai tempi di Augusto come ai nostri.

 

La fobia del sesso fa parte della propaganda di molti regimi.

Tante volte deriva dalla storia personale e, quando è espressa da autori maschi, deve essere collegata alla paura delle donne. Faccio un esempio che  accosta, addirittura, Aristofane a Manzoni.

 

Nelle Rane   il personaggio Eschilo si vanta di non avere mai fatto agire nei suoi drammi Fedre né Stenebee puttane (povrna", v. 1043) e anzi di non avere mai creato una donna in amore (" ejrw'san pwvpot' ejpoivhsa gunai'ka", v. 1044).

Il personaggio Euripide, cui la critica è diretta, ribatte maliziosamente che nei drammi del rivale in effetti non c'è nulla di Afrodite (1045), ossia non c'è grazia.

 

Ebbene lo stesso merito, dubbio assai, se lo attribuisce Manzoni nel Fermo e Lucia :" Non si deve scrivere di amore in modo da far consentire l'animo di chi legge a questa passione. Di amore ce n'è seicento volte di più di quanto sia necessario alla conservazione della nostra riverita specie. Io stimo dunque opera impudente l'andarlo fomentando con gli scritti".

 

A queste parole dell'autore aggiungo alcune frasi prese da una tesi di abilitazione all'insegnamento secondario di una giovane laureata della SSIS di Bologna: "Il carattere di Lucia è architettato sulla base d'un sistema che uccide il pensiero… Le sue aspirazioni, il suo voto incontrano freddezza nel lettore di cuore sano; essa appare o insipida o egoista e tutta la maestria della disposizione non basta a infondere sangue a quella creazione… Lucia fa olocausto di sé sull'altare di un sistema"[1]. 

 

Manzoni è maniaco dell'antisesso, è un furibondo integralista della castità, tuttavia si noti, non è un talibano bensì  uno che passa per moderato e che si professa cristiano. Eppure il Cristo disse bene della peccatrice :"Remissa sunt peccata eius multa, quoniam dilexit multum, cui autem minus dimittitur, minus diligit " (Luca, 7, 47), le sono perdonati i suoi molti peccati poiché ha amato molto, quello invece cui si perdona meno, ama meno.

E' una di quelle splendide pagine del Vangelo che sono ignorate o fraintese dai furfanti bigotti i quali adulterano le parole sante.

 

Ricordo anche l’episodio del salvataggio dell’adultera nel Vangelo di Giovanni dove Cristo disse:"chi di voi è senza peccato scagli la pietra per primo contro di lei, oJ ajnamavrthto" uJmw'n prw'to" ejp& jaujth;n balevtw livqon (N.T., Giovanni, 8, 7).

 Gli scribi e i farisei portarono al tempio una donna còlta in adulterio (mulierem in adulterio deprehensam ) e domandarono al Cristo, che insegnava in quel luogo, se dovesse essere lapidata secondo la legge mosaica. Lo dicevano per metterlo alla prova e magari poterlo accusare. Gesù allora si diede a scrivere con il dito sulla terra. E siccome lo incalzavano, il Redentore rizzatosi disse loro:" qui sine peccato est vestrum, primus in illam lapidem mittat  ". E riprese a scrivere per terra. Tutti gli altri uscirono, e il Cristo, rimasto solo con la donna, la assolse, come tutti gli altri, aggiungendo:"vade et amplius iam noli peccare " (8, 11), vai e non peccare più.

  

Alla razza dei bigotti appartiene "la vecchia Bovary" la quale, quando il farmacista propose di chiamare sua nipote Madeleine "protestò aspramente contro quel nome di peccatrice"[2].

 

A questo proposito consiglio la visione del film Magdalene di Peter Mullan, che vinse il Leone d’oro al festival di Venezia 2002. Denuncia le sofferenze e le umiliazioni inflitte gratuitamente, in nome della religione,  da suore sadiche a ragazze “colpevoli” di amare l’amore.

 

 Tolstoj ci scherza sopra con intelligenza:" I libertini, queste Maddalene di sesso maschile, hanno un segreto senso della propria innocenza, né più né meno come le Maddalene femminili, e basato sulla medesima speranza di perdono: "Tutto le sarà perdonato, perché ha molto amato; e a lui tutto sarà perdonato, perché si è molto divertito"[3].

 

Per quanto riguarda la bellezza della figura di  Maddalena, "Maria Magdalene " (Luca, 24, 10) consiglio vivamente la visione di quella di Masaccio col manto rosso sangue, i lunghi capelli biondi e le braccia alzate a V, come a significare la prossima vittoria sopra il dolore della morte (Crocifissione del 1426, Napoli, Museo di Capodimonte).

 

 

 

Bologna 9 novembe 2020, ore 18

giovanni ghiselli


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[1] G. Morandini, La voce che è in lei ,Bompiani, 1997, p. 16. La tesi è di Alessandra Neri, alumna optima .

[2] G. Flaubert (1821-1880), Madame Bovary, (del 1857) p. 74.

[3]Guerra e pace , (del 1869),  p. 855.

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