Platone Repubblica 585 b e 586 a-b
Ignoranza e stoltezza a[gnoia kai; ajfrosuvnh- sono un vuoto dello stato dell’anima-kenovth" th`" peri; yuch;n e{xew"- (…) Gli inesperti dunque di saggezza e virtù- oiJ a[ra fronhvsew" kai; ajreth`" a[peiroi, passando tutto il tempo insieme tra banchetti e simili-eujwcivai" de; kai; toi`" toiouvtoi" ajei; sunovnte"-
cfr la movida e l’happy hour degli infelici molti-
kavtw fevrontai sono tratti in basso kai; tauvth/ planw`ntai div bivou e in questa maniera vanno errando per tutta la vita senza guardare mai in alto
cfr. lo sguardo fisso sui cellulari
oujde; tou` o[nto" tw`/ o[nti ejplhrwvqhsan, e non si sono mai riempiti di quello che essenzialmente è,
dell’essere, delle idèe, della letteratura, della filosofia, dell’arte,
ajlla; boskhmavtwn divkhn, ma come bestie al pascolo, kavtw ajei; blevponte", guardando sempre in basso, kai; kekufovteς eijς gh'n, e piegati verso terra, pascolano sulle mense kai; ej" trapevza" bovskontai, cortazovmenoi kai; ojceuvonte", banchettando e accoppiandosi, kai; e[neka th`" touvtwn pleonexiva" laktivzonte" kai; krittonte" ajllhvlou", e per l’avidità di queste cose scalciando e cozzando tra loro, sidhroi`" kevrasiv te kai; oJplai`" con corna e unghie di ferro ajpokteinuvasi di j ajplhstivan, si ammazzano per insaziabilità, come coloro che non si riempiono di cose che veramente sono.
Bologna 2 novembre 2020 ore 11, 47
giovanni ghiselli
p. s.
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