Il Natale deve essere giorno di rinascita, non di abbuffate affollate e frenetiche
Leggo nella prima pagina del quotidiano “la Repubblica” di oggi 14 novembre 2020 questo titolo: “Un piano per salvare il Natale”. E subito sotto: “Il governo studia l’ipotesi di allentare il coprifuoco nelle feste”.
Il Natale è un giorno di rinascita. Se salvare il natale significa dare il permesso di sciamare a nugoli per le strade e comprare di tutto affollandosi nei mercati, per poi abbuffarsi, quindi andare in piazza o per le vie del centro a strusciare e farsi strusciare magari berciando, allora tale natale e capodanno significano la sopravvivenza a tempo indeterminabile del virus che ci ha già avvelenato la primavera, l’estate e l’autunno.
Si è già sbagliato per ferragosto. Perseverare sarebbe peggio che diabolico, sarebbe un errore politico e pure economico. Cretinismo assoluto.
giovanni ghiselli
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