Andrea Crisanti, virologo serio, uno dei due più seri, con Massimo Galli in quanto mai caduti in contraddizione, mai fatto una previsione sbagliata, ha detto: “Il primo vaccino, a gennaio, io non lo farei. Vorrei essere sicuro che sia stato opportunamente testato e soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia” leggo nel quotidiano “la Repubblica” di oggi 21 novembre 2020 (pagina 7).
Contro di lui si è alzata la canea dei vaccinatori subito. Penso che non pochi di costoro abbiano a cuore il proprio lucro piuttosto che la salute delle persone. Nello stesso articolo, un tal Nicola Magrini direttore dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) rassicura: “Gli studi clinici hanno effettuato tutte le fasi di validazione e valutazione”. E a proposito di Crisanti parla di gravi falsità. “con le sue parole reca un danno al Paese e a se stesso” .
Chi è costui per infamare uno scienziato come Crisanti?
Nemmeno io il primo gennaio mi vaccinerei per le medesime ragioni chiarite dall’illustre virologo che stimo.
Quelli che gli abbaiano contro si comportano come i cani menzionati da Eraclito: “kuvvvne" ga;r bau?zousin o}n a]n mh; gignwvskwsi” (fr. 102 Diano), i cani infatti abbaiano a quello che non conoscono.
Tutta la mia solidarietà a Crisanti. Spero che venga condivisa da molti
Bologna, domenica 21 novembre 2020 ore 17, 39
giovanni ghiselli
p. s
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Condivisibilissimo il pensiero di Crisantei Margherita e Alessandro
RispondiEliminaUna persona sensata non puo'che pensarla come Crisante Margherita e Alessandro
RispondiEliminaLa persona sensata non puo'che pensarla come Crisante Margherita e aAlessandro
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