NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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lunedì 23 novembre 2020

Exigit poenas virus provocatum

Non fate i regali in dicembre!

 Natale è il dies natalis solis invicti il quale poi cresce e ci dona la primavera. Fateli allora, se il virus sarà stato debellato anche grazie alla disciplina di questi prossimi mesi.

 Finchè il mostro è forte e uccide centinaia di persone al giorno non deve essere provocato: exigit poenas virus provocatum

 

Aggiungo un paio di passi: uno di Lucano, uno di suo zio Seneca che mi hanno suggerito questo blog. Gli auctores parlano sempre anche di noi e delle nostre vite. Date retta a loro piuttosto che ai troppi ciarlatani presenti ma non vivi nelle televisioni

 

Il mare sfidato la fa pagare ai provocatori:"Inde lacessitum primo mare, cum rudis Argo/miscuit ignotas temerato litore gentes/primaque cum ventis pelagique furentibus undis/composuit mortale genus, fatisque per illam/accessit mors una ratem" (Lucano Pharsalia, III, 193-197), di lì[1] il mare per la prima volta venne provocato, quando l'inesperta Argo mescolò genti che non si conoscevano sulla costa profanata, e per prima mise la razza umana alle prese con i venti e con le onde furiose del mare, e una morte attraverso quella nave si aggiunse ai destini dei mortali.

Viene condannata la confusione conseguente alla negazione del principium individuationis. L' u{bri" di Serse che volle unire due continenti e tante genti che dovevano rimanere separate.

 

Cfr. Seneca: "Quisquis audacis tetigit carinae/nobiles remos, nemorisque sacri/Pelion densa spoliavit umbra; quisquis intravit scopulos vagantes,/et tot emensus pelagi labores,/barbara funem religavit ora,/raptor externi rediturus auri:/exitu diro temerata ponti/iura piavit./Exigit poenas mare provocatum   " ( Seneca, Medea, vv. 608-616), tutti quelli che toccarono i remi famosi della nave audace, e spogliarono il Pelio dell'ombra densa della foresta sacra; chiunque passò tra gli scogli vaganti[2] e, attraversati tanti travagli del mare, gettò l'ancora su una barbara spiaggia, per tornare impossessatosi dell'oro straniero: con morte orribile espiò le violate leggi del mare. Fa pagare il fio il mare provocato.

 

Bologna 23 novembre 2020 ore 17, 55, giovanni ghiselli

p. s

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[1] Da Iolco, patria di Giasone.

[2] Le Simplegadi

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