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Angela Merkel è comunque una donna simpatica e carina. Nel quotidiano “la Repubblica” di oggi, 12 gennaio 2021, leggo che la cancelliera ha preso la posizione giusta rispetto al silenzio imposto a Trump. Io non so come si possa approvare questo imbavagliamento del presidente degli stati Uniti ancora in carica, mentre in Italia una feccia di mascalzoni viene invitata in televisione per deprecare lo Stato che assiste i bisognosi e infamare quel santo uomo del Papa. Ma leggete anche voi cosa scrive Tonia Mastruobuoni nell’articolo situato a pagina 33: “La cancelliera considera problematico il fatto che l’account del presidente sia stato bandito definitivamente”.
Un beve commento
Il termine problematico contiene evidentemente la parola problema. Provblhma in greco significa “ostacolo”, qualche cosa che viene gettato davanti (da probavllw). L’ostacolo in questo caso impedisce la libertà di parola, la parrhsiva che è la base della democrazia. Se si toglie la libertà di parola, l’intera democrazia crolla.
Si può obiettare che la libertà di parola non deve essere assoluta: non deve approvare il crimine, per esempio. Questo è vero, però “dovrebbe essere il legislatore, e non le aziende private, a decidere strette sulla libera espressione del pensiero”. Quindi: “la regolamentazione delle Big Tech non può essere fatta dalla stessa oligarchia tecnologica” (altre voci autorevoli citate nell’articolo menzionato sopra). Sicché “Il coro europeo è unanime e ruota intorno all’idea che non possano essere le Big Tech a sostituirsi ai parlamenti e ai governi (…) Francesca Bria, tra le massime autorità in materia di diritti digitali, presidente del Fondo nazionale innovazione e consulente Onu, ritiene che il bando anti-Trump “potrebbe diventare un precedente pericoloso”. Ho finito di citare parole dell’articolo
Pericoloso per chi? Per tutti quelli che non si attengono al luogo comune, alle mode, alle richieste dell’apparato.
Trump non è certo una persona bella e fine né ha praticato una politica encomiabile, anzi è del tutto criticabile la sua. Ma il silenziatore che oggi ha colpito lui domani potrebbe ferire ciscuno di noi, a partire dai pochi dotati di spirito critico, vulnerabili in quanto, appunto, pochi, e in quanto dicono parole che spiacciono ai molti, ai più
Concludo citando e condividendo quanto ha scritto Epicuro sulla liberà di parola
“Preferisco nell’indagine sulla natura dire con parresia quello che a tutti gli uomini è utile, anche se nessuno dovesse capirmi - ka]n mhdei;" mevllh/ sunhvsein - piuttosto che avere il fitto plauso della folla ripetendo pregiudizi”. Gnomologium Vaticanum epicureum 29.
Bologna 12 gennaio 2021 ore 19, 20
giovanni ghiselli
p. s
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