mercoledì 27 gennaio 2021

Plutarco e Shakespeare. 7

Il fascino inoppugnabile di Cleopatra e il suo potere su Antonio

 

Antonio mandò a invitarla a pranzo  ejpevmmye me;n  ou\n kalw`n ejpi; to; dei`pnon , hj de; ma`llon ejkei`non hjxivou pro;" ejauth;n h{kein (Plutarco, Vita di Antonio, 26, 6) ma lei preferiva che fosse lui a recarsi da lei.

 

Shakespeare, Antonio e Cleopatra:

 Enobarbo, ancora amico di Antonio, racconta questo episodio ad Agrippa e Mecenate partigiani e amici di  Ottaviano

Invited her to supper : she replied

it should be better he became her guest (II, 2, 225-226) Antonio la invitò a pranzo, lei rispose che sarebbe stato meglio che fosse lui ospite di lei.’

Our courteous Antony,

whom ne’er the word of “No” woman heard speak,

 being barber’d ten times o’er, goes to the feast”, il nostro cortese Antonio cui mai nessuna donna aveva sentito dire la parola No, va alla festa.

 

Plutarco: “Eujqu;" ou\n tina boulovmeno" eujkolivan ejpideivknusqai kai; filofrosuvnhn, uJphvkouse kai; h\lqen, subito dunque, volendole dimostrare affabilità e cortesia , obbedì e vi andò (Vita di Antonio, 26, 6) .

 

Nel dramma di Shakespeare, Agrippa commenta il racconto di Enobarbo dicendo che la fanciulla regale diversi anni prima aveva già indotto il grande Cesare  a mettere la spada nel letto: allora egli la arò e gli produsse il raccolto Royal wench!

She made great Caesar lay his sword to bed:

 he plough’d her, and she cropped (II, 2, 231-233.)

E’ il topos molto diffuso dell’uomo che ara e semina la donna  che si comporta come il campo arato raccogliendo il seme e producendo il frutto.

 

Con la sua femminilità di razza Cleopatra sapeva rendere affascinante tutto quanto faceva replica Enobarbo: “una volta la vidi saltare quaranta passi nella pubblica via,

 and having lost her breath, she spoke, and panted,

that she did make defect perfection,

 and, breathless, power breathe forth

e rimasta senza fiato parlava ansimando in modo da trasformare un difetto in cosa perfetta, e senza fiato, esalava potere.

L’aspetto con la capacità attrattiva della sua conversazione hJ morfh; meta; th`" ejn tw`/ dialevgesqai piqanovthto"  e il suo stile nel trattare con gli altri lasciavano un segno pungolando ajnevferev ti kevntron. Era un piacere ascoltare il suono della sua voce siccome ella volgeva facilmente la lingua come uno strumento musicale a parecchie corde kai; th;n glw`ttan w{sper o[rganovn ti poluvcordon eujpetw`" trevpousa (Plutarco, Vita di Antonio, 27, 327, 4).

 

Plutarco nella Vita di Cesare racconta che  Cleopatra per avvicinare Cesare si dispose in un sacco per le coperte-eij" strwmatovdesmon (49, 2) che il siciliota Apollodoro legò con una cinghia e portò al comandante romano. Dicono che Cesare fu colpito da questo primo stratagemma della giovane principessa che gli apparve brillante lampra`" faneivsh" (3), poi, rimasto affascinato dalla sua conversazione e dalla sua grazia la riconciliò con il fratello associandola al regno.

Shakespeare ricorda questo episodio facendo dire a Enobarbo che Apollodoro portò “a certain queen to Caesar in a matress” (Antonio e Cleopatra, II, 6, 70), una certa regina in un materasso

Quindi Enobarbo dice all’amico di Sesto Pompeo Menalca: “there is not a fair woman has a true face”.

E Menalca risponde: “no slander: they steal hearts” (II, 6. 98-99).

 

Enobarbo descrive il carattere di Ottavia freddo e riservato e profetizza che Antonio tornerà to his Egyptian dish again (II, 6, 122) tornerà al suo piatto egiziano. He married but his occasion here, Antonio ha sposato solo il suo tonaconto. Ottavia era la sorella di Ottaviano e questo matrimonio di Antonio avrebbe dovuto mettere pace tra i due. Ma Antonio tornò al suo “piatto egiziano e a subordinarsi a Cleopatra.

 

Un altro aspetto di Cleopatra in Bernard Shaw

canzonatorio è l’ approccio di Cleopatra a Giulio Cesare nella commedia di Bernard Shaw Cesare e Cleopatra (del 1901) dove la principessa emerge da una Sfinge: “Ehi, vecchio signore (…) vecchio signore! Non scappare!”

Cesare: “Non scappare? Vecchio signore? A Giulio Cesare questo?!”

La giovinetta (insistendo) “vecchio signore!” (…)

Cesare: (stupefatto) “Chi sei tu?”

La giovinetta: “Cleopatra, regina d’Egitto!”

Cesare le risponde a tono

Cesare: “Ma che regina d’Egitto!” (Atto primo. Quadro secondo).

 

giovanni ghiselli

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