mercoledì 27 gennaio 2021

Plutarco e Shakespeare. 6

Argomento

Sovrabbondanza di parole in alcune descrizioni di Shakespeare

 

 “Nessuno ha ancora spiegato perché gli scrittori greci abbiano fatto dei mezzi di espressione, di cui disponevano in quantità e forza sbalorditive, un uso così straordinariamente parco, che al paragone ogni libro posteriore ai Greci appare sgargiante, variopinto e sforzato (…) Lo stile sovraccarico in arte è la conseguenza di un impoverimento della forza di sintesi (…) Così è per Shakespeare, che, paragonato con Sofocle, è come una miniera piena di un'immensità di oro, piombo e ciottoli, mentre quello non è soltanto oro, ma oro lavorato nel modo più nobile, tale da far dimenticare il suo valore come metallo”[1].

Sono d’accordo con Nietzsche e nel citare Shakespeare talora tralascio quello che non è solo oro.

Torno sulla scena nel fiume Cidno riportando altre parole di Shakespeare che possono dare una sensazione di stanchezza e pesantezza.

Her gentlewomen, like the Nereides , so, many mermaids, tended her in the eyes and made their bends adornings: at the helm a seeming mermaid steers, le sue gentildonne come Nereidi o tante Sirene, alzavano a lei gli occhi e facevano dei loro sguardi altrettanti adornamenti   al timone a manovrare una in forma di sirena, the silken taccle swell with the touches of those flowersoft hands,  le sartie di seta vibravano al tocco di quelle mani tenere come fiori, e che compivano agilmente il loro ufficio. A strange invisible perfume hits the sense of the adjacent whars, uno strano invisibile profumo colpiva i sensi dei vicini scali. The city cast her people out upon her, la città lanciò il popolo fuori dalle case verso di lei, and Antony enthroned in the market place did sit alone whistling to the air, e Antonio stava seduto da solo sul trono del mercato fischiettando all’aria, e questa, se il vuoto fosse stato possibile-but for vacancy-  sarebbe andata a fissare Cleopatra and made a gap in nature e avrebbe lasciato una lacuna nella natura (II, 2, 211 ss)

Sentiamo ora Plutarco che con un minor nulero di parole dice più cose.

Kai; qerapainivde"  aiJ kallisteuvousai Nhrhivdwn e[cousai kai; Carivtwn stolav", aiJ me;n pro;" oi[[axin, aij de; pro;" kavloi" h\san, le più belle  delle sue ancelle con le vesti delle Nereidi e delle Grazie, stavano chi al timone chi alle funi (26, 3)

ojdmai; de; qaumastai; ta;" o[cqa" ajpo; qumiamavtwn pollw`n katei`con, meravigliosi profumi provenienti da molti incensi occupavano le sponde.

tw`n d’ ajnqrwvpwn oiJ me;n eujqu;" ajpo; tou` potamou` parwmavrtoun ejkatevrwqen , oiJ d’ ajpo; th`" povleo"  katevbainon ejpi; th;n qevan, tra la folla alcuni seguivano fin dalla partenza lungo le due rive, altri invece scendevano dalla città per la vista dello spettacolo.

ejjkceomevnou de; tou` kata; th;n ajgora;n o[clou, tevlo" aujtov" oJ j Antwvnio"  ejpi; bhvmato" kaqezovmeno" ajpeleivfqh movno" (26, 4) e riversandosi la folla giù dalla piazza, alla fine proprio Antonio fu lasciato solo seduto sulla tribuna

giovanni ghiselli

 



[1] F. Nietzsche, Umano, troppo umano, II,  Opinioni e sentenze diverse, 162 Effetto della quantità.

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