Shakespeare, Antony and Cleopatra, atto IV (Heritage Images) |
Scherzi tra gli amanti Antonio in balìa di Cleopatra viene paragonato a Paride da Plutarco.
Antonio ha consapevolezza di essere inceppato dalla regina incantatrice
Plutarco fa un esempio degli scherzi dei due amanti: una volta Antonio pescando senza prendere nulla ajlieuvwn potev kai; dusagrw`n era irritato: gli pesava l’insuccesso davanti a Cleopatra h[cqeto parouvsh" th`" Kleopavtra" (Vita di Antonio, 29, 5).
Allora ordinò a dei pescatori ejkevleuse tou;" aJliei`" di nuotare sott’acqua di nascosto e di attaccare all’amo dei pesci già pescati. Antonio tirò su due o tre volte quei pesci morti ma Cleopatra si accorse dell’inganno oujk e[laqe th;n Aijguptivan (6)
Fingendo però di essere ammirata prospoioumevnh de; qaumavzein, invitò gli amici ad assistere alla pesca il giorno seguente. All’indomani salirono su delle barche e Antonio si mise a pescare. Cleopatra allora ordinò a uno dei suoi di nuotare sott’acqua prima degli altri e di attaccare all’amo un pesce salato del Ponto Pontiko;n tavrico" (7)
Quando Antonio lo tirò su, scoppiarono le risa come era naturale e Cleopatra disse: “o grande comandante, lascia la canna da pesca a noi che regniamo su Faro e Canopo: la tua preda sono città, regni e continenti” (7).
Mentre lo canzonava, trovò modo di lusingarlo.
Nell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare è Carmiana che ricorda a Cleopatra questo scherzo: fu divertente quando faceste una scommessa sulla pesca; “when your diver-did hang a salt-fish on his hook, which he with fervency drew up” II, 5, quando il vostro palombaro attaccò un pesce salato al suo amo ed egli lo tirò su con ardore
La regina ricorda: “quella volta-o che tempi! I laughed him out of patience, and that night I laughed him into patience”, io risi fino a fargli perdere la pazienza e la notte risi tanto da ridargliela, e la mattina dopo, pima della nona ora lo rimandai ubriaco al suo letto.
Antonio in balìa di Cleopatra viene paragonato a Paride da Plutarco.
Plutarco fa notare un’altra analogia tra Eracle e Antonio: come Eracle fu schiavizzato da Onfale, la regina di Lidia che gli tolse la clava e la pelle leonina- to; rJovpalon kai; th;n leonth'n (Vita, 90, 3), così Cleopatra ammaliò, disarmò Antonio e lo persuase a rimanere ozioso divertendosi con lei sulle spiagge di Canòpo. Alla fine come Paride (Iliade, III 380 sgg ) fuggito dalla battaglia ejk th`" mavch" ajpodrav" (ajpodidravskw) affondava nei seni di lei eij" tou" ejkeivnh" kateduveto kovlpou" (90, 5)
Nella tragedia di Shakespeare, Antonio ha consapevolezza che l’amore con Cleopatra lo rovinerà e nel ricevere cattive notizie da Roma dice già nel primo atto: These strong Egyptians fetters I must break, or lose myself in dotage (I, 2) devo rompere questi forti ceppi egiziani o perdermi nella infatuazione
Avuta notizia che sua moglie Fulvia è morta, la rimpiange e dice di volersi sottrarre a Cleopatra: I must from this enchanting queen break off, devo sottarmi a questa regina incantatrice (I, 2, 126) ma la propria apatia idleness l’otium con lei cova altre sventure.
Cleopatra doveva avere un fascino enome per mettere strong fetters forti ceppi sulle gambe di Antonio: Plutarco scrive che Antonio quando era tribuno della plebe a Roma nel 50, piaceva molto ai soldati siccome partecipava alle loro esercitazioni e condivideva molto della loro vita - suggumnazovmeno" kai; sundiaitwvmeno" ta; pollav e faceva molti donativi di quello che aveva kai; dwrouvmeno" ejk tw`n parovntwn, ma era odioso ad altri per le sue relazioni con le donne altrui - kai; kakw`" h[koue ejjpi; gunaixi; ajllotrivoi" (Vita, 6, 6)
Bologna 27 gennaio ore 9, 40 giovanni ghiselli
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