L’ex presidente della camera Laura Boldrini è stata eletta quale candidata di Liberi e Uguali, partito che ho votato e rivoterei, poi è passata nel PD perché i partitini non hanno futuro, ha sentenziato più o meno. Cito a memoria.
Ieri dunque l’onorevole Boldrini ha detto testualmente: “l’odio di rete non passerà” (“la Repubblica”, 26 gennaio 2021, p. 11) .
Questo va benissimo, l’odio non deve passare.
Non vorrei però che nella categoria dell’odio si facesse entrare anche ogni critica, pur se rispettosa della verità dei fatti.
Io personalmente non ho apprezzato il cambio di partito di Laura Boldrini perché avevo votato anche per lei, e se l’illustrissima signora non avesse mai cambiato casacca, il partito cui ho dato il mio suffragio ora avrebbe un deputato e un poco di forza in più.
Dunque con queste quattro righe voglio difendere il mio diritto alla critica che vuole essere sempre priva odio ma non deve venire privata della mia facoltà di giudizio (krivsi") che è sacrosanta e non è disposta a subire dei veti da alcun potere.
giovanni ghiselli
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