venerdì 5 agosto 2022

Euripide Ione, X parte. Le notizie vanno accertate

 


 

Segue il secondo stasimo cantato dalle ancelle di Creusa.

Le ancelle si aspettano lacrime davkrua e urla di dolore-ajlalagav"  stenagmavtwn (677) quando la sua signora saprà che il suo sposo ha una eujpaidivan  un bel figlio, mentre lei è a[pai" ne è priva. Il Coro domanda ad Apollo da quale delle donne sia nato il fanciullo nutrito nel suo tempio. Il vaticinio non le convince  e temono che nasconda un inganno.

La fallacia dei vaticini delfici e apollinei viene spesso denunciata da Euripide.

 Dunque deimaivnw sumforavn (686) temo l’evento. Strano è l’oracolo che dà strane voci del dio a[topo" a{topa fh`ma 690 con poliptoto.

Le coreute temono sciagure e dolore per Creusa che va in rovina e[rrei precipitando in una canuta vecchiaia-polio;n ejspesou'sa gh'ra", mentre il marito ha buona fortuna e nessun riguardo per i suoi cari.

Xuto è uno straniero che si è insinuato nella casa reale ateniese. Gli viene augurata la morte.

Il coro invoca i gioghi che reggono i picchi del  del Parnaso e la sede urania dove Bacco sollevando le fiaccole dal duplice fuoco-i[na Bavkcio" ajmfipuvrou" ajnevcwn peuvka" 716  salta agilmente con le baccanti nottivaghe

Al fanciullo viene augurata la morte.

Atene non ha bisogno di un re straniero.

 

Terzo episodio

Creusa si rivolge al vecchio che era il pedagogo di suo padre Eretteo.

E’ piacevole ga;r hjduv  infatti pravssein kalw'"  stare bene con gli amici su;n toi'" fivloi", e, se qualche cosa va male, è dolce fissare gli occhi nello sguardo di una persona benevola. La principessa si prende cura del vecchio servitore come di un padre contraccambiando la cura che il pedagogo si prese del suo, di Eretteo.

 

L’aio riconosce nella giovane la nobiltà della stirpe regale ateniese. La principessa Creusa non smentisce la sua  discendenza dalla razza autoctona che regna su Atene.

 

Credo che sia compito di ciascuno di noi sviluppare i talenti ereditati dai nostri progenitori più egregi e viceversa distinguerci da quelli ordinari o scadenti.

 

Creusa chiede al vecchio di accompagnarla al tempio su per la via scoscesa.

 

Ricordo che l’ombelico del mondo si trova a 750 metri di altitudine sul pendio occidentale del Parnaso. La prima volta nel 1977 dovetti andarci in autobus perché cadendo dalla bici a San Benedetto del Tronto mi ero rotto una costola. Pedalai fino a Termoli e, dato il dolore acuto, andai in ospedale dove il dottore mi proibì di pedalare ancora minacciando sfaceli non remoti. Sicché dovetti obbedire e procedere con mezzi pubblici.

 

Ci sono però tornato altre quattro o cinque volte in bicicletta procedendo poi fino ai 2000 metri del Parnaso. Una visita al tempio di Apollo è santa solo se ci si arriva in bicicletta. Se ci si va, da sani, in automobile è empietà.

 

I due dunque si mettono in cammino. Il vecchio volonteroso dice alla giovane donna che la lentezza del piede to; tou` podo;~ braduv è compensata dalla rapidità della mente- to; tou`  de; nou` tacuv (741).

 

Dobbiamo trovare sempre una compensazione alle nostre debolezze. Ho sviluppato le mie capacità ciclistiche podistiche e scolastiche perché a botte fin da bambino le buscavo quasi da tutti. Credo che la non violenza di Gandhi abbia un’origine siffatta.

Una debolezza provvidenziale

 

Il vecchio chiede aiuto alla giovane donna di agire con lui come se fosse un medico con un indebolito.

 In effetti una donna giovane per un vecchio è un favrmakon ejsqlovn- una buona medicina. Purché abbia anche qualche qualità mentale e non sia noiosa.

Per giunta il pedagogo ci vede poco e pure il bastone stivbo~ che Creusa gli suggerisce di usare è cieco- kai; tou`to tuflovn (743-744)

Il vecchio vorrebbe sbrigarsi ma “non posso comandare a quello che non c’è” tou` de; ajpovnto~ ouj kratw` (746).. Una bella massima da rammentare quando siamo impediti.

Creusa domanda alle donne del Coro quale sia stato il responso del dio

Le ancelle rispondono con esclamazioni desolanti iw; dai`mon, iw; tla`mon” 751-752  ahi destino, ahi sventurata!

La coreuta dà alla padrona una brutta notizia senza sapere che è falsa: “la signora non potrà avere figli”.

Con l’esperienza si impara a non dare subito credito alle brutte nuove né alle buone: tutto va accertato personalmente.

Creusa invece si lascia subito andare allo sconforto

Alla domanda del vecchio sulla sorte di Xuto il coro rincara la dose dando un’altra notizia falsa fatta credere da Apollo: lui invece ha un figlio suo.

 

Notizie sbagliate o confuse.

Ne sentiamo e leggiamo ogni giorno

 

Sentite questa di oggi: “

“E ai prof esperti

5 mila euro in più” (“la Repubblica”, pagina 4)

Intanto prof è offensivo: mi chiami gianni o mi chiami professore.

Poi: che cosa significa esperti? Chi attribuirà tale qualifica?

Suppongo che significhi raccomandati, segnalati come affidabili e governativi. Ma vedremo.

 

Creusa intanto crede a tutto e si sente giunta al culmine della sciagura –kako;n a[kron (776).

 

Pesaro 5 agosto 2022 ore 17, 57

giovanni ghiselli

p. s.

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