giovedì 27 agosto 2020

I negazionisti

Gli obesi negano che il cibo assunto nel ventre li abbia fatti ingrassare: “mangio poco, quasi niente - dicono  - tuttavia qualche diabolico e misterioso ingranaggio del  metabolismo fa prendere peso al mio corpo”.

Gli ignoranti che parlano e scrivono in maniera oramai incomprensibile, essendo all’oscuro anche delle fattezze della lingua madre, ma farfugliano rozzi luoghi comuni in una lingua franca mista di italiano, inglese e vernacoli vari, sono tali perché non hanno mai letto un libro né un giornale decente, e non sono capaci di capire un discorso ben fatto, eppure negano questo loro deficit: conosco un’ignorante obesa, una vera analfabeta che mi disse di essere ingrassata siccome aveva passato la vita sui libri e non aveva trovato il tempo di fare sport.
Infatti - le risposi ironicamente - tu sì che sei brava:  io invece mi mantengo snello perché faccio almeno due ore al giorno tra corsa e bicicletta impegnandomi tanto che quando torno a casa non ho più la forza di leggere nemmeno una riga”. Tali persone allevano figli simili a loro, diseducandoli fin dalla nascita.

Ma voglio venire al negazionismo attualmente più pericoloso: quello che non ammette l’esistenza del virus. Costoro, se sono convinti di quanto dicono, e si espongono ai contagi, ovviamente restano avvelenati. Ci sono anche quelli che negano il virus per il proprio lucro, ma sanno che il rischio c’è e non si espongono, però spingono gli “ingenui” a pericolare.
I contagi stanno crescendo e temo per le prossime riaperture.
Dobbiamo stare attentissimi poiché come ha detto l’ottimo, lucido Massimo Galli: “il virus c’è e lotta contro di noi”. Dobbiamo difenderci, piuttosto che[1] lasciarci offendere seguendo il negazionismo degli imbecilli e degli speculatori.

Pesaro 27 agosto 2020, ore  9, 55.
giovanni ghiselli

p. s. invito tutti i miei lettori a guardarsi dai contagi

Visualizzazioni di pagine: oggi
93


Visualizzazioni di pagine: ieri
464

Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
11.748

Visualizzazioni di pagine: tutta la cronologia
1.023.015



[1] Ho usato questa espressione in maniera appropriata, ossia nel senso  che ha in italiano: “invece di”.

 Ora si usa in altri sensi, scorretti come tante altre espressioni. La nostra lingua viene continuamente violentata dai negazionisti della correttezza e dell’acribìa linguistica.

2 commenti:

  1. Terribile, ma accade. Il terribile è la vera faccia della quotidianità e della normalità. Uscire dal loro spazio è l'unica via di salvezza. Caro Giovanni, visita anche tu me: Dionysos41 blog di Dino Villatico

    RispondiElimina

Il mito del giudizio delle anime nel Gorgia di Platone.

Nel Gorgia di platone   c’è il racconto del giudizio delle anime. In questo dialogo platonico Socrate dice a Callicle, il sofista fauto...