Oreste uccide la madre |
Pilade
Ma affrettati, perché non ti prenda
prima il voto degli Argivi
appoggiando ai fianchi miei i tuoi
deboli per la malattia 800
siccome io ti sosterrò attraverso
la città, curandomi poco
della folla, per niente
vergognandomi. Dove infatti potrei mostrare di essere amico/
se non ti soccorrerò adesso che ti
trovi in terribili congiunture?
Oreste
Questo è quel precetto famoso
procuratevi degli amici, non solo la parentela/,
poiché un uomo che nel carattere si
è fuso insieme, anche se è un estraneo,/ 805.
è migliore di diecimila
consanguinei ad aversi quale amico per un uomo.
Coro II Stasimo (807 - 843)
La grande prosperità e il valore
orgoglioso per l’Ellade
e presso le correnti del Simoenta
sono trascorsi retrogradi dalla
buona fortuna per gli Atridi 810
dal tempo antico dell’antica
sventura del palazzo
quando piombò sui Tantalidi
la contesa dell’agnello d’oro,
miserrimo banchetto e
sacrifici di nobili figli: 815
onde delitto non smette
di succedere a delitto di sangue
per la duplice discendenza di
Atreo.
L’atto bello non è bello:
tagliare
il corpo dei genitori
con un arma temprata al fuoco 820
e mostrare la spada annerita dal
sangue
ai raggi del sole.
Il fare violenza a propria volta è
empietà elaborata
e follia di uomini malvagi.
Infatti nel terrore della morte,
825
la sciagurata Tindaride gridò:
“figlio non osi un atto di pietà
uccidendo tua madre,
non procurarti obbrobrio eterno
rendendo onore gradito a tuo padre.
830
Quale morbo o quali lacrime e
quale oggetto di compassione più
grande sulla terra
che versarvi il sangue della
propria madre ammazzata?
Dopo avere compiuto quale misfatto
è sconvolto dalla follia 835
preda delle Eumenidi, roteando
morte con occhi erranti,
il figlio di Agamennone !
Oh sciagurato, quando vedeva il
seno
della madre spuntare
dal manto intessuto d’oro 840
rese vittima la madre in
contraccambio delle sofferenze del
padre.
giovanni ghiselli
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