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Dramma di giovanni ghiselli
Secondo studente |
Ha
ragione. Le faccio un esempio. Pensi al secondo stasimo
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dell'Edipo
re , quando il coro chiede a Zeus di non porre fine alla
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nobile
gara benefica per la città. [5]
Io sono
convinto che tanti
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giovani
demoralizzati, privi di idee, vuoti di entusiasmo, carenti di
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vita,
trarrebbero incoraggiamento da un agonismo teso alla
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Kalokajgaqiva [6]
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La
letteratura e la filosofia greca vogliono educare
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al bello
morale.
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Docente
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Lasci
perdere la filosofia, che non mi riguarda, e dimentichi la
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competitività
meschina, fautrice di invidia.
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Secondo
studente
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Lei non ha
capito; io auspico una gara di generosità: un lavoro
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politico che sia utile e susciti
entusiasmo qui nella
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povli" o almeno nel
nostro liceo. Lei, professoressa, può essere la nostra
guida: ha passato la vita a leggere gli autori dell'umanesimo; ci
aiuti a trovare l'idea che ogni uomo è una creatura sacra e non
deve essere avvilito dalla prepotenza del prossimo, né violentato
o deriso dal potere. Se non
raggiungiamo questa coscienza, per
quale motivo dovremmo alzarci la mattina?
Docente
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Io mi alzo
per sistemare i bambini, lei per venire qua a fare il suo
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dovere. Ma
non sembra che ne abbia voglia. Il suo è un
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discorso
superbo e contorto. Lei ha perduto di vista la modestia e
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la
semplicità che insieme costituiscono la pura naturalezza.
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Secondo
studente
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Ma si
guardi intorno signora! Dov'è la naturalezza?
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Non vede
che i giovani si drogano, si ubriacano, si stordiscono
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poiché non
sanno trovare né Dio né l'uomo dentro se stessi? E
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siccome
rimangono al livello animale della loro esistenza, si
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rendono
simili alle bestie chine a terra e schiave del ventre.
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Raccolga
questo mio appello: ci aiuti a trovare una natura meno
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guasta di
questa che ci assale da tutte le parti: la città è piena di
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siringhe,
di facce livide, di gente scoraggiata, devitalizzata.
I drogati mi ricordano
il gregge
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di Ades
custodito da Cerbero.
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Docente
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Mi pare di
avere già sentito questi discorsi.
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Secondo
studente
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E' vero,
il mio discorso sa di libri più che di uomini e di esperienze;
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ma se non
avessi fatto delle letture buone, non avrei armi con le
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quali
difendermi dalla volgarità e dalla violenza. Due anni fa
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questa
classe ha iniziato uno studio appassionante sui testi classici
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della
cultura europea: la ricerca della nobiltà della stirpe umana:
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una razza
che sa guardare il cielo con gioia, sa spregiare i miseri
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quattrini,
apprezzare il bello con semplicità, sa dire sì alla vita.
Continuare tale
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lavoro per
me, per molti, è un'esigenza profonda. Ci dia una mano.
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Dio gliene
renderà merito.
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Docente
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Per le
vostre ricerche è aperta la biblioteca tutti i giorni, dalle
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dodici
alle tredici meno cinque; andate là con la mia bibliografia,
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compilate
una scheda, prendete un libro in prestito, portatelo a
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casa,
studiatelo e provatene orgoglio, se vi sembra giusto. Entro un
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mese però
dovete restituirlo, altrimenti vi mandiamo i carabinieri a
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casa. Così
vi abituate a fruire delle biblioteche consapevolmente e
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responsabilmente.
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Secondo
Studente
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Signora,
alla nostra età abbiamo bisogno di una guida.
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Docente
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Appunto:
vi do la bibliografia che i miei professori, gli emeriti, mi
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diedero
all'Università.
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Secondo
studente
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Non basta:
è necessario l'adulto esperto della materia che dia la
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visione
generale, che riunisca in sinossi le conoscenze
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frammentarie,
che metta ordine nell'apprendimento di un giovane
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cui
mancano le categorie mentali dove collocare ordinatamente le
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nozioni.
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Docente
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Ma che
cosa vuol dire? Lei pecca di astrattezza. Io di fatto posso
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leggere in
classe le pagine più chiare dei manuali e indicarvi le
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parti da
sottolineare. Ma crede davvero di risolvere le sue
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difficoltà
in questa sede con lo studio del greco e del latino? Il
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problema è
quello di riuscire a svolgere i programmi ministeriali
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nel breve
tempo a nostra disposizione: io devo dettare le
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traduzioni
e voi dovete impararle con i paradigmi. Questo non è
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un lavoro
meccanico: ha una sua filosofia. Quando studiate a
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memoria
con umiltà e con onestà le forme cardinali della lingua e
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le pagine
dense, sapide dei manuali, vi abituate a una disciplina
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essenziale
per il successo nella vita: imparate a ubbidire senza
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discutere
e senza almanaccare tanto. I ragazzi si drogano perché
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non hanno
certezze; io qua ve le do: paradigmi e obbedienza ai
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superiori.
Vita di buona famiglia, significa vita gerarchicamente
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ordinata,
dove l'inferiore si sottomette, com'è naturale, a chi
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detiene il
potere. Considerate il microcosmo del nostro istituto: qui
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non c'è
confusione da quando è arrivato il superiore attuale. Cosa
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ha fatto?
Semplice: ha irreggimentato gli studenti, e ora le lezioni
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sono
seguite. Voi prima non c'eravate, ma io c'ero, e voglio
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informarvi.
Pensate: con la precedente gestione i ragazzi
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rumoreggiavano
nei corridoi per tutto il tempo, o uscivano
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addirittura
dalle porte aperte dell'istituto !
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Tranne
quando avevano in classe uno di quegli insegnanti
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sovversivi
che, atteggiandosi a divi, si esibiscono per tre ore al
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giorno,
spiattellano idee cariche di malizia e, con la scusa di
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interpretare
i testi, attribuiscono al defunto Sofocle, o ad altri morti,
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le loro
convinzioni malsane, onde plagiare i giovani e indurli alla
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disobbedienza.
Il Signor Preside, assai giustamente, ha eliminato o
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degradato questi falsi profeti ed ha premiato me, onorandomi con
una promozione. Contemporaneamente ha sprangato i cancelli:
così gli studenti rimangono bloccati nelle aule, o per lo meno
nell'edificio, e imparano che un professore è comunque degno di
ascolto,
se non altro perché è un superiore. Il vostro ex insegnante
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era uno di
quei sobillatori ascoltati nei tempi bui, ed è stato punito,
retrocesso dal liceo al ginnasio. Ricordo
che una terza liceo scioperò
e
rumoreggiò a lungo per conservare quel docente sovversivo
che
inoculava lo spirito critico a quei poveri adolescenti,
e
seducendo le commissarie di maturità estorceva voti alti e immeritati per i
suoi studenti,
ma il
Signor Preside ha tenuto duro e lo ha emarginato.
Ha
chiamato anche due ispettori.
Il primo
scrisse che colui era uno dei migliori insegnanti d’Italia.
Ma noi
potemmo annullare quel giudizio sbagliato
perché lo
stesso inquisito stupidamente, da vero idiota qual è,
aveva
detto che quell’ispettore era stato il suo professore di italiano e latino
al liceo
Mariani di Pesaro. Così arrivò, senza che lui lo sapesse, il secondo
inquisitore.
Il due
volte inquisito purtroppo è riuscito a ingannare,
a sedurre
anche questo che addirittura lo ha cooptato
in un suo
gruppo elitario e riformatore, ossia sovversivo,
e noi non abbiamo potuto fare più niente.
Ma per ora
siamo riusciti a tenerlo al ginnasio, tra i bambini,
dove ha minori
possibilità di fare del male.
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Primo
studente
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Noi
l'abbiamo ascoltato con interesse e abbiamo imparato tanto,
a partire proprio
dallo spirito critico, e siamo in grado di dare giudizi, krivnein,
con la
nostra testa, ciascuno con la sua. Insomma, siamo kritikoiv.
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giovanni
ghiselli
pesaro 7
agosto 2020 ore 11, 27
p. s.
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1.015.068
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5 Cfr.
Sofocle, Edipo re, vv. 879-880.
6 Somma di
tutte le virtù: bellezza e bontà.
7 Città,
comunità di cittadini.
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