venerdì 7 agosto 2020

La scuola corrotta. IV parte

Gustave Doré, Cerbere
LA SCUOLA CORROTTA NEL PAESE GUASTO

Dramma di giovanni ghiselli

IV parte

Secondo studente


Ha ragione. Le faccio un esempio. Pensi al secondo stasimo
dell'Edipo re , quando il coro chiede a Zeus di non porre fine alla

nobile gara benefica per la città. [5]
Io sono convinto che tanti
giovani demoralizzati, privi di idee, vuoti di entusiasmo, carenti di

vita, trarrebbero incoraggiamento da un agonismo teso alla
Kalokajgaqiva  [6]

La letteratura e la filosofia greca vogliono educare
al bello morale.


Docente
Lasci perdere la filosofia, che non mi riguarda, e dimentichi  la

competitività meschina, fautrice di invidia.

Secondo studente

Lei non ha capito; io auspico una gara di generosità: un lavoro
politico che sia utile  e susciti entusiasmo qui nella

povli" o almeno nel nostro liceo. Lei, professoressa, può essere la nostra
guida: ha passato la vita a leggere gli autori dell'umanesimo; ci
aiuti a trovare l'idea che ogni uomo è una creatura sacra e non
deve essere avvilito dalla prepotenza del prossimo, né violentato
o deriso  dal potere. Se non raggiungiamo questa coscienza, per
quale motivo dovremmo alzarci la mattina?
Docente


Io mi alzo per sistemare i bambini, lei per venire qua a fare il suo
dovere. Ma non sembra che ne abbia voglia. Il suo è un

discorso superbo e contorto. Lei ha perduto di vista la modestia e
la semplicità che insieme costituiscono la pura naturalezza.


Secondo studente
Ma si guardi intorno signora! Dov'è la naturalezza?

Non vede che i giovani si drogano, si ubriacano, si stordiscono
poiché non sanno trovare né Dio né l'uomo dentro se stessi? E

siccome rimangono al livello animale della loro esistenza, si
rendono simili alle bestie chine a terra e schiave del ventre.

Raccolga questo mio appello: ci aiuti a trovare una natura meno
guasta di questa che ci assale da tutte le parti: la città è piena di

siringhe, di facce livide, di gente scoraggiata, devitalizzata.
I drogati mi ricordano il gregge 
di Ades custodito da Cerbero.


Docente
Mi pare di avere già sentito questi discorsi.


Secondo studente
E' vero, il mio discorso sa di libri più che di uomini e di esperienze;

ma se non avessi fatto delle letture buone, non avrei armi con le
quali difendermi dalla volgarità e dalla violenza. Due anni fa

questa classe ha iniziato uno studio appassionante sui testi classici
della cultura europea: la ricerca della nobiltà della stirpe umana:

una razza che sa guardare il cielo con gioia, sa spregiare i miseri
quattrini, apprezzare  il bello con semplicità, sa dire sì alla vita. Continuare tale

lavoro per me, per molti, è un'esigenza profonda. Ci dia una mano.
Dio gliene renderà merito.


Docente
Per le vostre ricerche è aperta la biblioteca tutti i giorni, dalle

dodici alle tredici meno cinque; andate là con la mia bibliografia,
compilate una scheda, prendete un libro in prestito, portatelo a

casa, studiatelo e provatene orgoglio, se vi sembra giusto. Entro un
mese però dovete restituirlo, altrimenti vi mandiamo i carabinieri a

casa. Così vi abituate a fruire delle biblioteche consapevolmente e
responsabilmente.


Secondo Studente
Signora, alla nostra età abbiamo bisogno di una guida.


Docente
Appunto: vi do la bibliografia che i miei professori, gli emeriti, mi

diedero all'Università.

Secondo studente

Non basta: è necessario l'adulto esperto della materia che dia la
visione generale, che riunisca in sinossi le  conoscenze

frammentarie, che metta ordine nell'apprendimento di un giovane
cui mancano le categorie mentali dove collocare ordinatamente le

nozioni.

Docente

Ma che cosa vuol dire? Lei pecca di astrattezza. Io di fatto posso
leggere in classe le pagine più chiare dei manuali e indicarvi le

parti da sottolineare. Ma crede davvero di risolvere le sue
difficoltà in questa sede con lo studio del greco e del latino? Il

problema  è quello di riuscire a svolgere i programmi ministeriali
nel breve tempo a nostra disposizione: io devo dettare le

traduzioni e voi dovete impararle con i paradigmi. Questo non è
un lavoro meccanico: ha una sua filosofia. Quando studiate a

memoria con umiltà e con onestà le forme cardinali della lingua e
le pagine dense, sapide dei manuali, vi abituate a una disciplina

essenziale per il successo nella vita: imparate a ubbidire senza
discutere e senza almanaccare tanto. I ragazzi si drogano perché

non hanno certezze; io qua ve le do: paradigmi e obbedienza ai
superiori. Vita di buona famiglia,  significa vita gerarchicamente

ordinata, dove l'inferiore si sottomette, com'è naturale, a chi
detiene il potere. Considerate il microcosmo del nostro istituto: qui

non c'è confusione da quando è arrivato il superiore attuale. Cosa
ha fatto? Semplice: ha irreggimentato gli studenti, e ora le lezioni

sono seguite. Voi prima non c'eravate, ma io c'ero, e voglio
informarvi. Pensate: con la precedente gestione i ragazzi

rumoreggiavano nei corridoi per tutto il tempo, o uscivano
addirittura dalle porte aperte dell'istituto !

Tranne quando avevano in classe uno di quegli insegnanti
sovversivi che, atteggiandosi a divi, si esibiscono per tre ore al

giorno, spiattellano idee cariche di malizia e, con la scusa di
interpretare i testi, attribuiscono al defunto Sofocle, o ad altri morti,

le loro convinzioni malsane, onde plagiare i giovani e indurli alla
disobbedienza. Il Signor Preside, assai giustamente, ha eliminato o


degradato questi falsi profeti ed ha premiato me, onorandomi con
una promozione. Contemporaneamente ha sprangato i cancelli:
così gli studenti rimangono bloccati nelle aule, o per lo meno
nell'edificio, e imparano che un professore è comunque degno di
ascolto, se non altro perché è un superiore. Il vostro ex insegnante


era uno di quei sobillatori ascoltati nei tempi bui, ed è stato punito,
 retrocesso dal liceo al ginnasio. Ricordo che una terza liceo scioperò
e rumoreggiò a lungo per conservare quel docente sovversivo
che inoculava lo spirito critico a quei poveri adolescenti,
e seducendo le commissarie di maturità estorceva voti alti e immeritati per i suoi studenti,
ma il Signor Preside ha tenuto duro e lo  ha emarginato.
Ha chiamato anche due ispettori.
Il primo scrisse che colui era uno dei migliori insegnanti d’Italia.
Ma noi potemmo annullare quel giudizio sbagliato
perché lo stesso inquisito stupidamente, da vero idiota qual è,
aveva detto che quell’ispettore era stato il suo professore di italiano e latino
al liceo Mariani di Pesaro. Così arrivò, senza che lui lo sapesse, il secondo inquisitore.
Il due volte inquisito purtroppo è riuscito a ingannare,
a sedurre anche questo che addirittura lo ha cooptato
in un suo gruppo elitario e riformatore, ossia sovversivo,
 e noi non abbiamo potuto fare più niente.
Ma per ora siamo riusciti a tenerlo al ginnasio, tra i bambini,
dove ha minori possibilità di fare del male. 

Primo studente

Noi l'abbiamo ascoltato con interesse e abbiamo imparato tanto,
a partire proprio dallo spirito critico, e siamo in grado di dare giudizi, krivnein,
con la nostra testa, ciascuno con la sua. Insomma, siamo kritikoiv.


giovanni ghiselli

pesaro 7 agosto 2020 ore 11, 27


p. s.

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5 Cfr. Sofocle, Edipo re, vv. 879-880.
6 Somma di tutte le virtù: bellezza e bontà.
7 Città, comunità di cittadini.


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