"Oreste" di Euripide. XXII parte - versi 1240-1301
Traduzione mia
Traduzione mia
Pilade
Smettetela e muoviamoci all’azione
1240
Se infatti dentro la terra si
infilzano come dardi le preghiere,
egli ci sente, e tu Zeus,
progenitore e santità di Giustizia
concedete di avere successo a
questo e a me e a questa:
per i tre amici infatti una sola è
la lotta, una sola la sentenza:
o vivere a tutti è dovuto. o morire
1245
donna di Micene |
Elettra
O care donne di Micene,
le prime nella Pelasgica sede degli
Argivi.
Coro
Quale grido lanci, signora? Rimane
infatti
ancora tuo questo rango nella città
dei Danaidi 1250
Elettra
Ponetevi alcune di voi su questa
strada per i carri,
altre qui su quest’altra via, a
guardia della casa.
Coro
Perché mi chiami a questo compito?
Dimmelo, cara.
Elettra
Mi prende il timore che qualcuno
situato 1255
presso il palazzo per il sangue
dell’uccisione
escogiti mali sui mali.
Semicoro a
Andate, sbrighiamoci, io dunque
sorveglierò
Questa via, che va verso i raggi
del sole.
Semicoro b
E io questa che porta verso la
sera.
Elettra
Dunque volgi le pupille degli occhi
trasversalmente
Di qua e di là, poi al contrario. -
- Coro montiamo
La guardia, come dici 1265
Elettra
girate dunque lo sguardo,
date tutta la visuale alle pupille
attraverso i riccioli
Semicoro a
Qualcuno avanza sul sentiero? Chi è
questo
contadino che si aggira intono a
casa tua? (1270)
Elettra
Siamo già perdute allora, o care:
denuncerà subito
ai nemici le fiere nascoste armate
di spada
Semicoro a
Rimani senza paura, cara, è vuota
la via che tu non credi tale.
Elettra
Che c’è? La parte tua rimane sicura
per me? 1275
dammi una buona notizia
se questo lato davanti al cortile è
deserto.
Semicoro b
Va bene almeno di qua. Ma osserva
dalla tua parte:
siccome a noi nessuno dei Danaidi
si avvicina.
Semicoro a
Sei giunta alla medesima
constatazione: infatti nemmeno da questa parte c’è turba 1280
Elettra
Dai, allora voglio gettare
l’orecchio alle porte.
Che cosa aspettate voi in casa
durante la calma
A far sanguinare le vittime del
sacrificio? 1285
Non sentono: oh povera me per i
miei mali!
Forse le spade si sono spuntate
davanti alla bellezza?
Presto qualcuno degli Argivi in
armi balzando
Con piede soccorritore arriverà in
casa 1290
Osservate meglio, non è tempo di
indugio,
ma alcune di qua, altre di là
volgetevi.
Coro
Cambio la direzione guardando
dappertutto 1295
Elena - da dentro -
Ahi Argo Pelasgia, muoio
miseramente!
Elettra
Avete sentito? Gli uomini mettono
mano all’omicidio
Il gemito è di Elena, per quanto si
può congetturare.
Coro
O potenza di Zeus, di Zeus dallo
scorrere eterno,
vieni ad aiutare in tutti i modi
chi mi è caro 1300
Elena - da dentro -
Menelao, muoio, ma tu non mi aiuti
con la tua presenza.
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