martedì 25 agosto 2020

"Oreste" di Euripide. XXIV parte (1369-1424)

Uomo in costume frigio
periodo ellenistico (III – I secolo a.C.), Cipro
Oreste di Euripide. "Oreste" di Euripide. XXIV parte (1369-1424)
Traduzione mia

Monodia del Frigio

Frigio
Ho schivato la spada argiva sfuggendo alla morte
in barbari calzari 1370
sopra le travi di cedro delle camere
e  i triglifi dorici
via, via, terra, o terra,
con fuga da barbaro.
Ahi! 1375
Dove posso fuggire, straniere,
alzandomi in volo nell’etere sereno
oppure sul mare che Oceano
dalla testa taurina circonda
avvolgendo la terra con le sue braccia? 1380

Coro
Che cosa c’è, servitore di Elena, uomo dell’Ida?

Frigio
Ilio, Ilio, ahi per me,
Frigia città e monte sacro
Ida dalle belle zolle, come ti rimpiango perduto
e levo il canto del carro del carro
con barbaro grido per l’aspetto 1385
nato da un uccello dalle ali di cigno
della bellezza, la cucciola di Leda,
la funesta Elena
funesta Elena
erinni delle levigata rocca di Apollo: ahimé
per i canti funebri, funebri 1390
infelice terra di Dardano,
valore nel cavalcare di Ganimede,
compagno di letto di Zeus.

Coro
Dicci chiaramente proprio i fatti avvenuti nel palazzo, uno per uno.
(nfatti le parole di prima non non le ho connesse in modo da renderle comprese bene).

Frigio
Ailinon ailinon  come inizio del canto di morte 1395
Dicono i barbari, ahi,
nell’asiatico idioma
quando sangue di re sia versato nel suolo
da ferrèe spade di Ade.
Sono entrati in casa, per dirti 1400
proprio i fatti, due
leoni Greci gemelli:
dell’uno era detto padre il comandante dell’esercito,
l’altro figlio di Strofio, era un uomo dai pensieri maligni,
quale Odisseo, ingannatore silente,
ma leale con gli amici, 1405
esperto di guerra, serpente mortale.
Vada in malora lui che è un malfattore
di fredda prudenza.
Quelli dunque entrati
diretti al trono di quella donna che l’arciere Paride 1410
sposò, bagnati di lacrime nel viso, umili,
sedevano uno di qua, l’altro
di là, aggrappandosi.
E alle ginocchia di Elena
gettavano mani supplichevoli gettavano entrambi. 1415
E i servitori Frigi balzarono
balzarono su frenetici;
e uno si rivolgeva a un altro caduto nello spavento
che fosse un inganno.
E pareva ad alcuni di no 1420
ad altri invece sembrava
che la serpe matricida
avvolgesse la figlia di Tindaro
nell’insidia di una rete tesa 1424


Pesaro 25 agosto 2020 ore 18, 4.  giovanni ghiselli


p.s.
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