mercoledì 12 agosto 2020

"Oreste" di Euripide XV parte


Elettra
Bozzetto scenografico di Mario Luca Testa

Traduzione mia

Terzo episodio (844-1245)

Elettra
Donne, se n’è forse andato dalla casa
l’infelice  Oreste sopraffatto dalla follia mandata dagli dèi? 845

Coro
Niente affatto: è andato dal popolo argivo
a dare la battaglia che lo attende
per la vita, nella quale si deve scegliere tra la vita e la morte.

Elettra
Ahimé: che cosa ha fatto? Chi lo ha persuaso?

Coro
Pilade: ma pare che questo messaggero tra non molto 850
Dirà gli eventi accaduti là su tuo fratello.

Messaggero
O infelice, o sventurata figlia del condottiero Agamennone,
principessa Elettra, ascolta le parole di sventura che sono venuto a portarti.

Elettra
Ahi siamo perduti. Sei chiaro nel parlare. 855
Infatti a quanto pare sei venuto da nunzio di mali.

Messaggero
Il voto dei Pelasgi ha decretato che tuo fratello muoia
E anche tu infelice, in questo giorno.

Elettra
Ahimé è arrivato il presentimento che temevo
e da tempo mi struggevo in lamenti per il futuro. 860
Ma quale lotta giudiziaria, quali discorsi tra gli Argivi
Ci condannarono e sancirono la condanna a morte?
Di’ o vecchio: devo spirare per mano armata
di pietre oppure per ferro
condividendo la disgrazia comune al fratello? 865

Messaggero
Mi trovavo a entrare nelle porte della città
dalla campagna,  sentendo il bisogno di informarmi riguardo alla sorte tua
e a quella di Oreste: per tuo padre infatti
avevo sempre affetto finché visse, e la tua casa mi nutriva,
povero sì, ma nobile nei rapporti con gli amici. 870
Vedo una turba che va a prendere posto sulla collina
dove dicono che Danao per primo concedendo a Egitto
il processo radunò il popolo nella sede dell’assemblea.
Vedendo l’assembramento, domandai a uno dei cittadini:
“Che c’è di nuovo in Argo? Forse qualche annuncio 875
dai nemici ha incitato la città dei Danaidi?”
Quello allora disse: “non vedi là Oreste che
Si avvicina per correre l’alea di un processo capitale?”
Vedo allora un’apparizione inattesa, che mai avrei dovuto:
Pilade e tuo fratello che venivano avanti insieme, 880
uno abbattuto e sfinito della malattia,
l’altro che come un fratello condivideva il dolore dell’amico
e si prendeva cura del suo male con l’assistenza che si dà a un figlio.
Quando poi la turba degli Argivi fu completa,
un araldo alzatosi disse: “chi vuole dire, 885
se Oreste deve morire o no
in quanto matricida?”  E dopo questo si alza
Taltibio che con tuo padre razziava i Frigi.
E parlò, lui sempre sottoposto ai potenti,
in modo ambiguo, da una parte ammirando il padre tuo
però senza approvare tuo fratello, intrecciando
 discorsi belli e malvagi: che aveva stabilito usanze
non belle verso i genitori; e occhiate sempre
sorridenti lanciava agli amici di Egisto.
Infatti tale genìa è siffatta: su chi ha successo 895
saltano sempre gli araldi. Questo è loro amico:
chi ha potere sulla città e si trova tra le autorità.


Pesaro 12 agosto 2020 ore 11, 45. giovanni ghiselli

p. s.

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