NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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mercoledì 1 settembre 2021

Telemachia V parte. L’assemblea del II canto dell’Odissea.

Telemachia V parte. L’assemblea del II canto dell’Odissea. Nel secondo canto Telemaco parla nell’assemblea e invoca l’ intervento degli dèi contro l'ingiustizia dei proci che restano isolati dal punto di vista morale: egli non vuole rendersi loro complice cacciando la madre che potrebbe invocare le odiose erinni vendicatrici (v. 135). In questo il figlio di Odisseo si distingue, saggiamente, da Oreste. I proci vengono avvertiti, durante questa l'assemblea convocata da Telemaco dietro suggerimento di Atena, di cessare dal loro parassitismo in casa altrui se vogliono evitare la punizione che il figlio del re chiederà contro di loro ai numi eterni:"keivret j : ejgw; de; qeou;" ejpibwvsomai aije;n ejovnta",-ai[ kev poqi Zeu;" dw'/si palivntita e[rga genevsqai.-nhpoinoiv ken e[peita dovmwn e[ntosqen o[loisqe" (II, 143-145), consumate pure, io invocherò gli dèi sempiterni,-se mai Zeus conceda che le vostre opere siano ricompensate adeguatamente.-Invendicati allora potreste perire nella mia casa. :"L'assemblea del popolo di Itaca nel libro II, in cui Telemaco espone il suo caso e fa l'ultimo appello ai Proci per una lotta leale, ha lo scopo definito nella composizione dell'Odissea di affermare che la colpa della tragica fine della storia, cioè dell'uccisione dei Proci, è dei Proci stessi. Il poeta che scrisse il libro II e il discorso di Atena che ordina a Telemaco di convocare l'assemblea (I, 252 ss.), volle dare una giustificazione morale e giuridica che soddisfacesse la sua mente moderna e razionale all'antico canto che finiva con la mnesterophonia . Mi pare che egli abbia messo in bocca ad Atena il suggerimento di convocare l'assemblea prima che Telemaco lasci Itaca per il suo viaggio di ricerca, a ragion veduta. Questo dà all'azione di Telemaco una sanzione divina e conferisce alla convocazione un solenne carattere di ammonimento che dà ai Proci la piena responsabilità delle conseguenze del loro rifiuto di adottare una condotta più ragionevole. Nei canti seguenti, Atena, dalla quale, secondo la credenza omerica, emana sempre l'ispirazione divina all'azione fortunata, si nasconde nella persona di un altro amico anziano, Mentore, che accompagna Telemaco nel suo viaggio a Pilo e a Sparta. Quest'invenzione deriva evidentemente dall'usanza di dare un precettore per compagno a giovani di gran casa, specialmente in viaggio. Gl'insegna come debba presentarsi agl'illustri e anziani Nestore e Menelao e come esporre loro la propria istanza, per ottenere buon successo. Il bell'atteggiamento di Telemaco verso Mentore-il cui nome dal Télémaque di Fénelon in poi, è venuto a designare universalmente un amico anziano, educatore, guida e protettore-si fonda sullo sviluppo del motivo dell'educazione, che predomina del resto in tutta la Telemachia e che dobbiamo ora considerare più ampiamente. Appare manifesto che il poeta non ha avuto il solo intento di fare una pittura d'ambiente aulico. Anima di questo racconto umanamente attraente è il problema, che il poeta si è posto consapevolmente, del come il figlio giovinetto di Odisseo divenga un uomo prudente, che agisce ponderatamente e cui arride il successo...Nella costruzione complessiva dell'Odissea costituisce una bella invenzione l'avviare simultaneamente le due parti distinte-Odisseo, che dalla ninfa amorosa è trattenuto lontano nell'isola cinta dal mare, e suo figlio, che attende in patria, inerte e abbandonato, il ritorno del padre-per ricongiungerle dando luogo al ritorno dell'eroe" . giovanni ghiselli

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