Stralcio dalla prossima lezione sulla tragedia
Argomento
La paura che molti uomini
hanno della donna. Non poche volte diventa terrore folle e omicida. Eschilo,
Verga e Shakespeare.
La madre assassinata, vedendo le sue vendicatrici che
si muovono, le incita: "tu soffiandogli contro un soffio di
sangue, emaciandolo con l’alito, con il fuoco del ventre (nhduvo~
puriv), incalzalo, consumalo con un secondo
inseguimento"(Eschilo, Eumenidi, vv.137-139). Il fuoco
del ventre rappresenta la paura che può fare del sesso della donna.
Vengono in mente le varie lupe, culminanti in quella
di Verga: "Al villaggio la chiamavano la Lupa perché non era sazia giammai
di nulla. Le donne si facevano la croce quando la vedevano passare, sola come
una cagnaccia[1], con
quell'andare randagio e sospettoso della lupa affamata; ella si spolpava i loro
figliuoli e i loro mariti in un batter d'occhio, con le sue labbra rosse, e se
li tirava dietro alla gonnella solamente a guardarli con quegli occhi da
satanasso" (La Lupa ).
Nel Re Lear, the lunatic king protagonista
eponimo della tragedia dice: “Guardate quella signora che sorride in modo affettato,
la cui faccia fa presagire neve dove il corpo si biforca (whose face betwen
her forks presages snow), che affètta virtù e scuote il capo a sentir
nominare il piacere; la puzzola e il cavallo nutrito d'erba fresca non vanno
alla lussuria con un appetito più sfrenato (with a more riotous appetite).
Sotto la vita esse sono centauri (down from the waist they are centaurs),
sebbene donne nella parte superiore (though women all above); solo fino
alla cintola esse sono eredi degli dèi; sotto è tutta del demonio:
lì c'è l'inferno, lì ci sono le tenebre, lì c'è la fossa solforosa che brucia (there
is the sulphurous pit burning), che scotta, c'è il fetore, c'è la consunzione"
(, IV, 6)
giovanni ghiselli 2 gennaio 2021
[1] In I Malavoglia troviamo:"quella cagna della Vespa" (XV cap)
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