NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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martedì 4 agosto 2020

La scuola corrotta. I parte


LA SCUOLA CORROTTA NEL PAESE GUASTO

Dramma di giovanni ghiselli


Dedicato a tutti gli studenti che ho cercato di educare

dall'ottobre del 1969.
Nella scuola media per 5

anni, in un istituto professionale femminile per un anno, nel

ginnasio (13 anni) nel liceo (22 anni), e nella scuola di specializzazione

dell’Università di Bologna (10 anni).
Dal 1995 tengo conferenze in biblioteche, licei, università




Epigrafe:

oJ de; ajnexevtasto" bivo" ouj biwto;" ajnqrwvpw/” [1]


la vita senza ricerca non è vivibile per l'uomo.


Atto primo

Scena unica

Ambientato nel novembre del 1980, in un'aula di un liceo classico

diretto male. Allievi di prima liceo. Parlano due studenti. Il primo

è realista, il secondo ottimista


Primo studente

Gli anni scorsi abbiamo lavorato con un metodo non usuale, con

un maestro insolito, scandaloso per questa scuola. Mi chiedo

se andrà bene anche ai nuovi insegnanti un sistema di lavoro tanto

raro.


Secondo studente

Non può non andare bene. Oltre a svolgere i programmi

ministeriali, abbiamo letto tanti libri e ne abbiamo tratto il gusto di

riflettere sui sentimenti, le idee, i diritti e i doveri degli uomini.

Abbiamo lavorato con una sensazione di gioia, di accrescimento della nostra umanità.


Primo studente

Appunto: è una cosa sospetta per chi non l'ha mai provata.


Secondo studente

Comunque anche da un punto di vista strettamente scolastico

siamo ben preparati. 



Primo studente

Infatti. Dobbiamo sperare che i nostri docenti ne sappiano più di

noi, altrimenti non possono insegnarci nulla, e per giunta si

offendono.


Secondo studente

Perché? Potranno imparare comunque qualche cosa, mentre ci insegnano

quello che sanno; se non altro il loro metodo. Non credo che non

sappiano niente: sono uomini e donne di scuola; dovrebbero essere

anche persone di cultura. Resteranno sorpresi, ma piacevolmente,

dalle letture che abbiamo fatto.


Secondo studente

Può essere, ma se loro non le hanno fatte, non vogliono farle e

conoscono solo i manuali, vedrai che, per rivalsa, ci accuseranno

di avere trascurato i tecnicismi delle lingue classiche.


Secondo studente

Vuoi scherzare? Per due anni, tutti i giorni, abbiamo lavorato su

grammatiche e sintassi, con regole, eccezioni, esercizi e verifiche.

Abbiamo studiato il greco e il latino con ordine e tenacia esemplari,

affaticandoci anche.


Primo studente

E' vero; però abbiamo pure provato il piacere della letteratura,

della storia, della filosofia con l'insegnante di lettere.


Secondo studente

E questo non è oggettivamente un merito?


Primo studente

Lo è per uno come il nostro ex maestro che crede nell'uomo e

mira allo sviluppo del pensiero umano; ma se i nuovi professori

sono dei frustrati, dei repressi, e hanno nel mirino la repressione nostra,

negheranno perfino la possibilità di uno studio chiarificatore che

stenebri la mente e la liberi dai ceppi dei luoghi comuni.



Secondo studente

Tu dici che possono essere tanto malati? Io spero di no.


Primo studente

Io pure. Infatti se sono malati, renderanno malati anche noi.


Secondo studente

Come?


Primo studente

Come loro.


Secondo studente

In che modo?


Primo studente

Ci rendono diffidenti trattandoci con diffidenza, ci fanno diventare

servili gratificando chi li asseconda in maniera adulatoria e

umiliando chi li confuta con ragione. Ci rendono insicuri dei valori

estetici ed etici affermando il brutto morale con parole e atti di cattivo esempio.

Ci danno cattiva coscienza del lavoro intelligente che abbiamo svolto

in questi anni, abituandoci a un apprendimento manualistico,

meccanico e sottoposto a controlli ignobili, pieni di malafede.


Secondo studente

Cerca di non essere prevenuto! Perché dovrebbero essere

moralmente e intellettualmente distorti?


Primo studente

Perché tali stanno diventando i capi della nazione, e costoro li

imitano. Comunque arriva una prof: sentiamo cosa dice.


Secondo studente

Sì; poi facciamole delle domande.


Entra una docente di età indefinibile. 

continua



[1] Platone, Apologia di Socrate 38a.

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