NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 2 ottobre 2020

Lucano LXIII. Pharsalia X (334-370). Cleopatra

John William Waterhouse, Cleopatra
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Argomento

Cleopatra

 

Intanto la vaesana mens Pothini non vacabat a scelerum motu (334 - 335): Magno nihil ille perempto - iam putat esse nefas (335 - 336), ucciso Magno pensa che nulla sia più un delitto.

 “ultricesque deae dant in nova monstra furorem” (337) e le dèe vendicatrici gli procurano la pazzia per nuovi atti mostruosi.

L’ audax Potino invictum ducem lacessit provoca il duce invitto detecto Marte (346) a battaglia aperta. Manda ad Achilla quem puer imbellis cunctis praefecerat armis (351) che l’mbelle fanciullo aveva messo a capo di tutte le. forze armate, di sgozzare Cesare e di congiungerlo a Pompeo

Quindi Potino va a parlare ad Achilla e lo sgrida: “nunc incumbe toris et pinguis exige somnos” 354, stattene pure sui letti morbidi e trascorri il tempo nei sonni.

Cleopatra soror impia nubit fratri ed è sposa pure di Cesare Romamque meretur e guadagna Roma puttaneggiando 359.

Ha espugnato un vecchio con i suoi veleni; tu non fidarti di un ragazzo: dopo che si sarà accoppiato con lei, incesto pectore con animo incestuoso e e hauserit obascenum titulo pietatis amorem (362) e abbia assorbito immondo sotto il titolo di affetto - meque tuumque caput per singula forsitan illi - oscula donabit (364 - 365), donerà forse per un paio di baci me e la testa tua. Crucibus flammisque luemus, pagheremo il fio sulla croce e tra le fiamme si fuerit formosa soror, se la sorella sarà stata bella.

Rex hinc coniunx, hinc Caesar adulter (367), da una parte il re, dall’altra l’adiltero Cesare. Loro saranno giudicati colpevoli da Cleopatra poiché non hanno avuto rapporti sessuali con lei: “quem non e nobis credit Cleopatra nocentem - a quo casta fuit?” 369 - 370.

 

Una donna romana accostabile a questa Cleopatre lussuriosa è Messalina l'imperatrice moglie di Claudio la quale secondo Tacito :"iam... facilitate adulteriorum in fastidium versa ad incognitas libidines profluebat "[1], oramai volta alla noia per la facilità degli adultèri, si lasciava andare a dissolutezze inaudite.

 

Altri autori su Cleopatra che è anche “segno di contraddizione”

“Nel regno tolemaico, le donne ebbero sempre una posizione di rilievo nella politica, fino alla diabolica Cleopatra, che seppe incantare con i suoi vezzi un Cesare e arrivò a sognare di stabilirsi, signora del mondo, sul Campidoglio a fianco di Antonio"[2].

La regalità di Cleopatra, del suo fascino, è messa in evidenza da Plutarco 

Il quale scrive che la la sua bellezza in sé - auJto; to; kavllo" - non era proprio incomparabile - ouj pavnu dusparavblhton - dus - parabavllw - getto di fianco, paragono - né tale da sbalodire quelli che la vedevano - oujd j oi|on ejkplh'xai tou;" ijdovnta" - ma la sua compagnia aveva una presa dalla quale non si poteva fuggire - ajfh;n (a[ptw) d j ei\cen hJ sundiaivthsi" a[fukton (Plutarco, Vita di Antonio, 27).

La Cleopatra di Shakespeare affronta la morte per non perdere la propria identità di regina diventando schiava di Ottaviano e non assimilarsi alla canaglia che l’ha tradita asservendosi al vincitore come ha fatto il suo attendente Seleuco cui la regina dice: “se tu fossi uomo, avresti pietà di me –wert thou a man, thou wouldst have mercy on me” (Antonio e Cleopatra, V, 2, 173 - 174)

Piuttosto che vedersi vilipesa da littori e istrioni i quali rappresenteranno Antonio come ubriaco e che dover assistere a qualche giovanotto mentre, travestito da becera Cleopatra squeaking Cleopatra, avvilisce la sua grandezza raffigurandola in the posture of a whore (V, 2, 214 - 219), la donna regale, la donna non comune decide di uccidersi.

Non ha più dubbi: “My resolution is placed, and I have nothing of woman in me: now from head to foot I am a marble - constant; now the fleeting moon non planet of mine” (V, 2, 238 - 241), adesso la luna incostante non è il mio pianeta.

Cfr. Lady Macbeth che vuole defemminilizzarsi quando invoca gli spiriti che apportano pensieri di morte:"unsex me here", snaturatemi il sesso ora, e riempitemi dalla testa ai piedi della crudeltà più orrenda (of direst cruelty). Il sangue di cui gronda la tragedia, nel suo corpo deve addensarsi e chiudere ogni via di accesso al rimorso (Macbeth, I, 5).

Cfr. pure la Medea di Seneca la quale pensa di incenerire l'istmo di Corinto e di assumere la ferocia massima negando la propria femminilità: "pelle femineos metus/et inhospitalem Caucasum mente indue." (vv. 42 - 44, scaccia le paure femminili e indossa mentalmente il Caucaso inospitale, dice a se stessa.

 

Lady Macbeth e Medea vogliono uccidere altre persone, Cleopatra solo la schiava che diventerebbe dopo la vittoria di Ottaviano, e lo fa con regalità: the stroke of death is as a lover's pinch (V, 2, 294), il tocco della morte è come il pizzicotto di un amante.


La nobiltà nella morte

La bellezza e la dignità della morte vengono anteposte alla degradazione della vita da Cleopatra, l'ultima dei Tolomei: lo capisce l'ancella Carmione la quale, al soldato che, vedendo il cadavere della regina, le ha domandato: "kala; tau'ta Cavrmion;" - è bello questo? - la ragazza risponde con il suo ultimo fiato: "kavllista me;n ou\n kai; prevponta th'/ tosouvtwn ajpogovnw/ basilevwn" (Plutarco, Vita di Antonio, 85, 8) - è bellissimo e si confà a una donna che discende da re tanto grandi.

 

Lo stesso personaggio (Charmian) dell'Antonio e Cleopatra di Shakespeare, all'ottuso guardiano (First Guard) che le ha posto la medesima domanda retorica (Charmian, is this well done?) , replica : "It is well done, and fitting for a princess - Descended of so many royal kings. Ah, soldier! (5, 2)", è ben fatto e adatto a una sovrana discesa da tanti nobili re. Ah soldato!

 

 

Bologna 2 ottobre ore 17, 50 giovanni ghiselli



[1]Tacito, Annales , XI, 26.

[2] M. Pohlenz, L'uomo greco, p. 735.

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